Non si può essere “tuttologi”. Oggi un buon architetto dovrebbe essere un buon coordinatore, avere buone idee e l’umiltà per condividerle.
È per questo che occorre circondarsi di specialisti che possano approfondire i singoli aspetti di un progetto, coordinando le attività per far si che l’idea prenda forma, sotto il profilo creativo e quello economico.
Dopo trent’anni e più di idee, progetti, cantieri, durante i quali si è passati dal tecnigrafo ai computer, dai Pantone ai render, dalla cabina telefonica allo smartphone, resta immutata la grande passione per il mestiere di architetto e per l’approccio con la matita.
Nel tempo ho imparato a gestire cose e persone, clienti e fornitori, collaboratori e maestranze, non ho perso la voglia di imparare e vedere se la mia esperienza può essere utile in un processo continuo di aggiornamento: a prescindere dagli obblighi.
La passione per la tecnologia mi ha portato ad un sempre maggiore utilizzo dell’informatica, sia nella progettazione che nella presentazione dei progetti: pc e social sono ormai affidabili compagni di lavoro.
Credo fortemente nel concetto di “rete”, collaborando con i colleghi più fidati per condividere le esperienze e le capacità al fine di offrire il miglior prodotto possibile.
Fotografia di S.Oglietti – Guinness Storehouse – Dublin – “stone upon stone upon fallen stone”